Cosa anima gli umani intorno ad un tavolo, o nella Curia Iulia del Foro Romano a generare trattative, discutere leggi e stabilire decisioni sulla propria vita collettiva, per quanto vincolanti esse risultino?
E se i maggiori contrattualisti sociali, da Hobbes a Rousseau, ci insegnano che l’uomo ha sempre barattato un po’ di libertà per la sicurezza, ci sovviene spontaneo rilevare quanto l’equilibrio dell’uomo, animale sociale, abbia la necessità di compiersi al confine fra il suo sé interiore e quello dei suoi simili.
Il self interest ed il common interest di Hume che si intersecano per definire l’area condivisa nella concertazione.
La tavola rotonda, la conferenza, il convegno, il simposio, l’outdoor training, fino al role playing formativo per mettere in scena anche quanto di più opposto corrisponde al nostro modo di comportarci, ed appropriarcene, incarnarlo per diventare quel personaggio e sentire come sente lui/lei.
Sono meccanismi gestaltici che le aziende scelgono sempre più sovente di proporre ai propri dipendenti, per farli ri-conoscere come persone, oltre i meccanismi talvolta irrigiditi del proprio ruolo di reparto, mettendosi nei panni dell’altro, scambiandosi funzioni e responsabilità.
Non importa che sia un gioco, l’importante è acquisire percezione interna di un ruolo esterno.
Tutto questo consente e alimenta la flessibilità, la detentrice per eccellenza di un stato psicofisico sano.
Il Teatro della Concordia, nella sua raccolta intimità, offre un ambiente propizio alla condivisione di informazioni e di esperienze a mediazione artistico-culturale, dal convegno tecnico-scientifico al team building, per rinforzare l’empatia di squadra e l’orientamento all’obiettivo.
Sei curioso di info tecniche più precise in merito?
Scrivici qui: eventi@teatropiccolo.it
Loro lo hanno sperimentato:
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